Benefit 02/2024

FOTO: HERBERT ZIMMERMANN Una seconda vita L’episodio «L’auto, che saliva da Goldau, era troppo vicina alla linea di mezzeria. Lo ero anch’io, che scendevo in direzione opposta sulla bici da corsa. Ho battuto con la testa contro il parabrezza dell’auto. Senza il casco non sarei sopravvissuto. Ho riportato un trauma cranio-cerebrale e diverse fratture complesse al volto che hanno causato il disassamento di un occhio. Senza contare il labbro rotto, la frattura di alcune costole e la lesione del legamento interno del ginocchio sinistro. I medici mi hanno detto che ne avrei avuto per almeno sei mesi. Era fine marzo 2023. A inizio maggio ero di nuovo in ufficio. Lavoro da 23 anni alla Suva, nel settore della prevenzione, e volevo ritrovare al più presto la mia vita professionale. Ho potuto aumentare il grado di occupazione a poco a poco, senza pressioni di sorta. Di questo sono molto riconoscente al mio capo team, alle mie colleghe e ai miei colleghi. Oggi sto bene, anche se devo convivere con piastre di metallo nel viso, una paralisi parziale dell’occhio sinistro e dolori alla schiena. Ho ritrovato il gusto di fare sport: pratico mountain bike, sci ed escursionismo. Ma non sono ancora risalito sulla bici da corsa. Ci vuole tempo. Come ci sono riuscito? Mi sono ripreso rapidamente perché avevo un’ottima condizione fisica e perché ho beneficiato di un grande sostegno in ambito sia privato che professionale. Non me la sono presa con il destino. Nel marzo dello scorso anno ho capito che mi è stata regalata una seconda vita. Mi ritengo fortunato e provo un profondo senso di gratitudine.» Heinz Infanger, 57 anni La Suva assiste e accompagna le persone infortunate lungo il loro percorso riabilitativo. Per maggiori informazioni: suva.ch/reintegro Reinserimento

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